domenica 9 marzo 2014

Padova e Venezia: voci per il reddito, l'autodeterminazione, la libertà di decidere

Anche in Veneto (a Padova e Venezia, come in molte altre città italiane), l'8 marzo è stata l'occasione di ricordare che non di (sola) festa si tratta, la celebrazione di una data dedicata a una condizione ancora molto lontana dall'essere liberata. Qui nel video, Padova:



Una condizione nient'affatto a sé, quella della donna - ma misura di tutte le altre e che, sul piano strettamente dei diritti di autodeterminazione sessuale, non si può separare da quella di tutti gli altri soggetti che non rientrano nella narrazione della normalità. Una normalità imposta come pilastro fondante di precise strategie politiche, da progetti politici autoritari - fascismi con cui il Veneto deve fare i conti forse più che altrove (dalle istituzioni a finti "antagonismi" fascisti anch'essi).
Che ci offrano fiori, e offriamocene fra noi, ma soprattutto ci offriamo l'occasione di dire quanto tante cose non vanno affatto bene, quanto sappiamo che si deve ancora camminare e… quanto è importante camminare insieme

*e chi c** sarebbe questo insieme? qualcun* grida. CHI?????
Ottima domanda! E su questo bisogna tornare.  

QUI la cronaca multimediale dell'8marzo #iodecido